News 14/04/2007

 

Beni culturali
a cura degli avvocati Enzo Varricchio, Elisabetta Milella, dott. Maria Grazia Tortelli

 

Normativa Europea Disegno di legge

Fonte: Ministero per i Beni e le attività culturali http://www.beniculturali.it/

Fonte UNESCO ( voce CULTURE) dei documenti originali : http://portal.unesco.org/

Ratifica della Convenzione sulla protezione e promozione delle diversità culturali

Presentazione

Con la ratifica del Parlamento del 31 gennaio 2007 l’Italia è diventata membro della  Convenzione UNESCO riguardante “la protezione e la promozione delle diversità delle culturali” (aperta alla firma il 20 ottobre 2005 a Parigi). Ha operato con successo per la ratifica il Ministero per i Beni e le attività culturali in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri.

Il disegno di legge è costituito da quattro articoli: i primi due recano, rispettivamente, l’autorizzazione alla ratifica e l’ordine di esecuzione della Convenzione sulla protezione e la promozione delle diversità culturali; l’articolo 3 quantifica gli oneri derivanti dall’applicazione della Convenzione, (valutati in 14.130 euro per il 2007, 7.870 euro per il 2008 e 14.130 euro annui a partire dal 2009); l’articolo 4, infine, dispone l’entrata in vigore della legge per il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Sembra utile ricordare che l’obiettivo primario della Convenzione è il rafforzamento dei vari anelli che formano la catena creativa culturale, vale a dire: la creazione stessa; la produzione; la distribuzione/diffusione; l’accesso e la fruizione dei beni culturali (con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo).

Va tenuto presente che il termine “protezione”, nell’ambito degli strumenti elaborati dall’UNESCO, differisce dall’accezione che esso riveste, per esempio, nel campo, del copyright: il termine “protezione”, strettamente legato a “promozione”, intende piuttosto tener vive le espressioni culturali, seriamente minacciate dal ritmo accelerato della globalizzazione. Si vuole cioè impedire che le espressioni culturali restino confinate nei musei, o ristrette in schemi puramente folcloristici.

Tra i principi-guida della Convenzione ricordiamo:

il principio della salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali, che in nessun caso devono essere compressi per proteggere e promuovere la diversità culturale, dal momento che il  rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali sono l’unico efficace antidoto alla possibile deriva delle diversità culturali verso un completo relativismo;
il principio dell’apertura e bilanciamento, il quale assicura che le azioni intraprese da uno Stato per sostenere la diversità delle proprie espressioni culturali vengano equilibrate da altre misure, suscettibili di accrescere l’apertura alle altre culture mondiali.
La Convenzione consente alle singole Parti di individuare speciali contesti nei quali si ritenga che determinate espressioni culturali dei propri territori siano a rischio di estinzione, e di adottare le misure necessarie per la loro sopravvivenza.

Più in generale, le singole Parti hanno il diritto:

di creare opportunità per attività, beni e servizi culturali nazionali;
di consentire l’accesso ai mezzi di produzione e diffusione culturale a industrie nazionali indipendenti e a iniziative del terzo settore;
di incoraggiare lo sviluppo del libero scambio di idee fra organizzazioni no-profit, istituzioni pubbliche e private e altri operatori della cultura;
di promuovere la diversificazione nel settore dei media, anche attraverso il servizio pubblico radiotelevisivo.

Sono invece doveri delle singole Parti:
promuovere la produzione culturale di individui e gruppi sociali, con riguardo alle particolari necessità delle donne, delle minoranze, degli indigeni;
assicurare adeguata informazione e trasparenza nei rapporti quadriennali all’UNESCO;
alimentare il pubblico interesse in merito all’importanza delle diversità culturali;
incoraggiare la partecipazione della società civile per attuare gli obiettivi della Convenzione;
rafforzare la dimensione culturale nelle politiche di aiuto allo sviluppo.

Infine. le singole Parti devono esercitare i propri diritti e doveri in uno spirito di reciproca cooperazione, senza sentirsi subordinati ad altri strumenti internazionali. In nessun caso, tuttavia, eventuali previsioni della Convenzione in esame saranno da interpretare come modifiche a diritti ed obblighi sanciti da altri accordi internazionali.

Fonte: Ministero per i Beni e le attività culturali

Fonte UNESCO dei documenti originali : http://portal.unesco.org/

Convention on the Protection and Promotion of the Diversity of Cultural Expressions. Paris, 20 October 20051

 

States

Date of deposit of instrument

Type of instrument

1

Albania

17/11/2006

Accession

2

Austria

18/12/2006

Ratification

3

Belarus

06/09/2006

Approval

4

Bolivia

04/08/2006

Ratification

5

Brazil

16/01/2007

Ratification

6

Bulgaria

18/12/2006

Ratification

7

Burkina Faso

15/09/2006

Ratification

8

Cameroon

22/11/2006

Accession

9

Canada

28/11/2005

Acceptance

10

Croatia

31/08/2006

Approval

11

Cyprus

19/12/2006

Ratification

12

Denmark

18/12/2006

Ratification

13

Djibouti

09/08/2006

Ratification

14

Ecuador

08/11/2006

Accession

15

Estonia

18/12/2006

Approval

16

Finland

18/12/2006

Acceptance

17

France

18/12/2006

Accession

18

Greece

03/01/2007

Ratification

19

Guatemala

25/10/2006

Ratification

20

Iceland

01/02/2007

Acceptance

21

India

15/12/2006

Ratification

22

Ireland

22/12/2006

Ratification

23

Lithuania

18/12/2006

Accession

24

Luxembourg

18/12/2006

Ratification

25

Madagascar

11/09/2006

Ratification

26

Mali

09/11/2006

Ratification

27

Malta

18/12/2006

Accession

28

Mauritius

29/03/2006

Ratification

29

Mexico

05/07/2006

Ratification

30

Monaco

31/07/2006

Ratification

31

Namibia

29/11/2006

Ratification

32

Norway

17/01/2007

Ratification

33

Panama

22/01/2007

Ratification

34

Peru

16/10/2006

Accession

35

Republic of Moldova

05/10/2006

Ratification

36

Romania

20/07/2006

Accession

37

Saint Lucia

01/02/2007

Ratification

38

Senegal

07/11/2006

Ratification

39

Slovakia

18/12/2006

Ratification

40

Slovenia

18/12/2006

Ratification

41

South Africa

21/12/2006

Ratification

42

Spain

18/12/2006

Ratification

43

Sweden

18/12/2006

Ratification

44

Togo

05/09/2006

Ratification

45

Uruguay

18/01/2007

Ratification

 

 

Regional economic integration organizations

 

Date of deposit of instrument

 

Type of instrument

1

European Community

18/12/2006

Accession


1In accordance with its Article 29, this Convention shall enter into force three months after the date of deposit of the thirtieth instrument of ratification, acceptance, approval or accession, but only with respect to those States or regional economic integration organizations that have deposited their respective instruments of ratification, acceptance, approval, or accession on or before that date. The thirtieth instrument having been deposited on 18 December 2006, the Convention will enter into force on 18 March 2007.

With the adoption of the Convention on the Protection and Promotion of the Diversity of Cultural Expressions, UNESCO now possesses a comprehensive series of standard-setting instruments comprising seven Conventions:

  Protection and Promotion of the Diversity of Cultural Expressions (2005)
  Safeguarding of the Intangible Cultural Heritage (2003)
  Protection of the Underwater Cultural Heritage (2001)
  Protection of the World Cultural and Natural Heritage (1972)
  Prohibiting and Preventing the Illicit Import, Export and Transfer of Cultural Property (1970)
  Protection of Cultural Property in the Event of Armed Conflict (1954)
  Universal Copyright Convention (1952, 1971)

 



 

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