News del 1/10/07
a cura DI ANTONIO VALENZA
I nostri principi guida
Articolo 9 della
Costituzione della Repubblica Italiana
La Repubblica promuove lo
sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione.
Articolo 33 della
Costituzione della Repubblica
Italiana
L'arte e la scienza sono
libere e libero ne è l'insegnamento.
****************
NOTIZIE
Avviate le procedure per
il recupero dei beni culturali appartenenti all’Italia.
Fonte: Il Sole – 24 ore del
24/09/2007 n 262 pag. 9
La commissione
ministeriale incaricata del recupero, fa notare quanto sia difficile
avviare le trattative, infatti non basta dire che i beni sono di
nostra proprietà, ma bisogna dimostrarlo facendo leva sull’etica. La
prima causa che ostacola le trattative è la differenza di concetto del
“patrimonio culturale”; per noi italiani significa “Storia
dell’Italia”, qualcosa che ci appartiene, che viene tutelata dalla
legge e dallo Stato; per gli USA i beni storico - culturali sono
oggetto di mercato.
La seconda causa è
all’interno del nostro sistema giudiziario: dopo la riforma dei tempi
di prescrizione si rischia di non concludere in tempo la difficile
trattativa.
Comunque, entro dicembre la
Venere di Morgantina e altri 39 reperti lasceranno il Paul Getty
Museum e torneranno in Italia.
Finalmente l’Italia potrà
riavere un pezzo della sua storia; quanto tempo ci vorrà ancora per il
recupero delle 260 opere che mancano all’appello?
****************
Convegni
IL FINANZIAMENTO PRIVATO
DEI BENI CULTURALI: RUOLO DELLE IMPRESE PROSPETTIVE E PERCORSI
INNOVATIVI
Torino, 12 ottobre
2007-09-30 Centro Congressi Unione Industriale Via M. Fanti, 17 –
inizio ore 9.30
Consulta per la
valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino,
***
Il terzo settore in
Italia: quale futuro?
mercoledì 17 ottobre,
alle ore 10, presso la Sala Conferenze della Camera dei Deputati
(Palazzo Marini).
L'Associazione volontari
italiani sangue (AVIS) e la Fondazione Luca Pacioli promuovono un
importante momento di confronto e dibattito sulle principali
problematiche legislative e fiscali inerenti al terzo settore.
***
Messaggio di solidarietà
Esprimiamo solidarietà nei
confronti della lotta per la libertà del popolo birmano e per la
salvaguardia della sua cultura. Chiediamo siano adottati gli opportuni
provvedimenti per la tutela dei diritti umani in Birmania.
chinaembit@mfa.gov.cn
(rep. pop. cinese)
info@ambrussia.it
(Russia)
urpdie@governo.it
(Governo Italiano)
PS. Il governo dell’Unione di
Myanmar (ex Birmania) non comunica il suo indirizzo mail, non resta
che scrivergli una lettera.
Il sito è www.Myanmar.gov.com
Cenni storici
da Wikipedia
La Birmania (dal
18 giugno
1989 ufficialmente
Myanmar, in
inglese Burma), è uno
Stato dell'Asia
sudorientale. Occupa parte della costa occidentale della
penisola indocinese, è
affacciato sul
Golfo del Bengala e sul
mar delle Andamane e
confina da ovest a est con
Bangladesh,
India,
Cina,
Laos e
Thailandia.
Attualmente, dopo il
colpo di stato del
1988, è sotto il regime
militare di
Than Shwe.
La Birmania è uno dei
cosiddetti
paesi in via di sviluppo.
Ha una popolazione di circa 51 milioni di abitanti, ma l'ultimo
censimento affidabile fu svolto nel 1984.
Il
27 marzo
2006, la giunta
militare ha spostato la capitale da
Yangon a
Pyinmana, che è stata
ufficialmente rinominata "Naypyidaw", cioè "sede dei re".
La denominazione di
Birmania (che deriva dal nome dello stato in lingua locale
colloquiale), legata all'etnia maggioritaria dei Bamar, è come tale
sgradita alle minoranze locali, spesso in lotta contro il potere
centrale, per questo è stata modificata in Myanmar, nome etnicamente
neutro, dopo il colpo di stato del
1988.
Il nome "Myanmar",
abbreviazione di "Myanma Naingngandaw" (in birmano
)
in
lingua locale,
incominciò a diffondersi con l'arrivo dei Mongoli nel
XIII secolo, ma non
prese mai piede in quanto l'etnia dominante continuò a riferirsi a se
stessa ancora con il termine Bamar, al posto di Myanma. Il Mramna in
birmano è inoltre la
lingua scritta ed è forse questa l'origine del nome attuale.
Solo nel
1989, il nuovo nome
venne imposto dalla giunta militare appena arrivata al potere,
soppiantando quello precedente di Birmania, nome ufficiale dal
1948 al
1989, come avvenne per
Rangoon, ora Yangon,
nel tentativo di ingraziarsi le minoranze etniche, quali
Karen e
Shan, che apprezzavano
maggiormente la nuova denominazione.
In molti stati divenne il
nome ufficiale dopo alcuni anni, ma comunemente, forse per il fatto
che la Birmania non appare molto spesso nella scena internazionale, il
nome con cui è chiamata è ancora il precedente. Burma è uno dei due
nomi in italiano, ma è poco diffuso. L'Unione Europea preferisce usare
entrambi i nomi: Birmania/Myanmar
[.
BBC,
The Wall Street Journal
e
The Financial Times
usano la denominazione "Myanmar" per lo stato e "Burmese" (Birmano)
come aggettivo.
da KHR
Dal 1988, in seguito ad un
colpo di stato, questa regione che prima si chiamava Birmania,
dall’instaurazione del regime la vita civile, già piuttosto difficile,
è andata peggiorando e oggi questo paese è uno dei più poveri al
mondo. Il regime reprime aspramente ogni pensiero contrario, basti
pensare che l’unica oppositrice, Aung San Suu Kyi, fino a ieri agli
arresti domiciliari, è stata rinchiusa in carcere dopo le immense
manfestazioni pacifiche dei monaci buddhisti.
Negli ultimi anni gli
embarghi da parte dell’ONU hanno ancora di più precipitato la
popolazione in una situazione drammatica, ormai mancano i generi di
prima necessità e la gente muore di fame, ecco perchè i monaci
buddhisti hanno preso l’iniziativa scendendo per le strade della
capitale protestando in modo pacifico.
|