Pascal Mazzacane
Un italiano a Parigi: Architetture di Luce
Note biografiche
Architetto,
vive a Parigi.
Nasce a Bari
da madre triggianese e padre barese, di professione ebanista.
Durante gli
anni trascorsi in Italia, si diploma geometra e lavora come disegnatore con il
noto architetto
G. Chiaia.
A 19 anni, con
poche lire in tasca, spinto dal desiderio di conoscenza e con un sogno nel
cassetto
da coltivare, lascia l’Italia tra lo scetticismo di genitori e amici.
Dopo alcune
esperienze all’estero, nel 1959 si trasferisce a Parigi dove viene assunto dall’architetto,
Potier Henry. Da questo grande maestro, insignito del
Gran Premio dell’Accademia di Francia
a Roma, Mazzacane apprenderà i segreti
dell’arte di costruire, trasfondendoli in uno stile
originale e innovativo.
Tra il 1961 e
il 1975 collabora con un'altra grande firma dell’architettura parigina, André
Croizé,
impegnato in importanti progetti nell’Ile
de France, il quale gli tributa massima fiducia e autonomia.
Sono gli anni
della maturazione e delle principali scelte di vita: sposatosi con la tedesca
Gisela,
diviene padre di 4 figli e ottiene la cittadinanza francese.
Laureatosi
in architettura, nel 1979 lascia Parigi per la vacanziera Biarritz dove realizza
300 appartamenti per
un’impresa iraniana, dopo aver brillantemente risolto
problemi paesaggistici che sino al suo arrivo avevano
bloccato i lavori.
Gli
affidano la progettazione di altri villaggi, tra cui l’Ocean & Foret di Anglet e il Residence Port de Localo
a Morbilhan in Bretagna meridionale.
Nel
1980 vince un concorso pubblico per la progettazione di un centro sportivo di
Ville de
la Mee
sur Meine,
a circa
40 km
da Parigi. E’ un successo: da quel momento si susseguono a ritmo elevato le
committenze.
Molte
coppie affidano al
suo estro il loro ideale di casa, così come fanno alcuni artisti della scena
parigina,
ad esempio il famoso cantante Jean Schultesse, la cui meravigliosa
dimora, progettata da Mazzacane,
compare sulle principali riviste
specializzate.
Nel
1999 gli viene affidata la ristrutturazione di un
teatro dell’avanguardia parigina:
la
Maroquinerie.
Qui
, riesce a conciliare le esigenze
tecniche di sicurezza, acustica e fruibilità degli spettacoli con una serie
di
ardite soluzioni architettoniche.
Negli
ultimi vent’anni si è dedicato principalmente alla ristrutturazione di edifici:
la sua specialità è diventata
trasformare a basso costo vecchi ruderi in
splendide dimore.
La sua filosofia architettonica
prevede una prevalenza dei vuoti sui pieni, differenze di livelli,
in un continuo gioco di rifrazioni e trasparenze, da cui la luce
sortisce trionfale.
Confort e funzionalità sono
caratteristiche tipiche delle opere di Mazzacane, in una razionale
distribuzione degli spazi, scandita da arditi cromatismi.
Le scale di Mazzacane sono una vera e propria firma: eteree,
luminose, decorative.
Da elementi funzionali, di solito nascosti, vengono esaltate, poste al centro dell’architettura,
divengono “l’anima della casa”.
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